L’esame emocromo, detto anche esame emocromocitometrico serve principalmente a dare informazioni sulla situazione relativa alle cellule del sangue. Per entrare più nello specifico e meno nel tecnico parliamo di: globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Si tratta di cellule che si riproducono grazie al midollo osseo.
L’utilità dell’analisi emocromo è quella di andare ad individuare delle specifiche e possibili malattie, come anemia, infiammazioni, coagulazioni e, in linea più generica delle carenze nutrizionali.
L’esame emocromo si esegue mediante un prelievo del sangue e che coinvolge il paziente ad un breve digiuno di 6-8 ore. Ovviamente come in ogni prelievo deve esserci la supervisione del medico di fiducia (nel nostro caso lo abbiamo nel nostro ambulatorio). Il medico è una figura comunque chiave in questa fase in quanto i risultati degli esami devono tener conto di possibili farmaci assunti e di un quadro clinico generale più approfondito.
Ci sono dei rimedi per riuscire ad alzare il livello di emocromo nel sangue, come ad esempio incrementare il ferro nella propria dieta alimentare. Perché proprio il ferro? Perché quest’ultimo è un nutriente essenziale per la produzione di emoglobina. Questa è la proteina essenziale per i globuli rossi, i quali hanno il “compito” di trasportare ossigeno nel sangue.
Qui di seguito vi elenchiamo alcuni cibi che contengono molto ferro e che servono proprio ad aumentare il livello di ferro. Nello specifico parliamo di: fegato, uova, legumi, manzo, prosciutto, bresaola, pesci, molluschi e crostacei, ma anche spinaci, cacao, mandorle, fichi secchi.
D’altro canto bisogna evitare l’assunzione forzata o esagerata di ferro. L’eccesso di questa sostanza all’interno del sangue infatti può portare ad una situazione patologica che risponde al nome di emocromatosi. Pertanto è importantissimo svolgere un emocromo completo per avere un quadro clinico del nostro sangue e delle sue componenti. Una corretta coagulazione è infatti vitale per se stessi e ai fini della donazione del sangue.